Dove | Portoferraio - Via del Falcone, 7-9 |
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Come arrivare | Partendo dalla Palazzina dei Mulini, dirigetevi verso sinistra prendendo via del Falcone e proseguite fino a trovare sulla destra un sentiero tortuoso che conduce fino all'ingresso del forte, preceduto da un avancorpo del 1700. |
Orari 2024 | 29 marzo - 11 giugno / 26 settembre - 2 novembre 9:30 - 18:30 12 giugno - 10 settembre 9:30 - 22:30 12 - 25 settembre 9:30 - 20:00 1 dicembre - 8 gennaio dal martedì alla domenica 10:00 - 16:30 |
Prezzi | Intero € 7,00 / Ridotto € 5,00 (9-18 anni, over 70, gruppi e studenti) / gratuito (fino a 8 anni) Cosmopoli Card - intero € 20,00 / ridotto € 15,00 / Famiglie € 15,00 (minimo 3 paganti) durata 7 giorni, permette la visita: Fortezze medicee, Forte Falcone, Complesso monumentale delle Grotte e Pinacoteca Foresiana. |
Contatti | tel. +39 0565 919844 - www.visitaportoferraio.com |
Forte Falcone, con i suoi 2360 mq, rappresenta insieme a Forte Stella e alla Torre della Linguella, una delle tre "colonne portanti" del sistema difensivo della città di Cosmopoli (nome dato da Cosimo I a Portoferraio). Ideato da Giovan Battista Belluci di San Marino e in seguito diretto nella realizzazione da Giovanni Camerini, fu eretto nel 1548.
Posto sulla collina più alta di Portoferraio (79 m s.l.m.) è caratterizzato da una struttura irregolare molto imponente.
Al suo ingresso, sopra il maestoso portone di legno è posta una lapide in marmo, analoga a quella che si ritrova sulla Porta a Mare e sul Forte Stella, che ricorda la fondazione di Cosmopoli ad opera del Granduca Cosimo I.
Varcato il portone, che un tempo era protetto da un ponte levatoio, si entra in una volta a botte da dove partono i corridoi interni che, costeggiando il fossato, costituivano originalmente il nucleo difensivo del forte. Percorrendo una breve salita, si giunge sui bastioni che proteggono il lato di terra del Forte. Sulla sinistra è affissa una lapide che ricorda la prigionia del politico e scrittore Francesco Domenico Guerrazzi, avvenuta nel 1848 e, sotto il piano di calpestio, è conservata una grande cisterna (tutt'ora attiva) dove confluivano le acque piovane, che garantiva un sicuro approvvigionamento in caso di assedio.
Seguendo i camminamenti che costeggiano il perimetro del forte, si giunge al fronte di mare dove la scogliera a picco costituiva una difesa naturale e insormontabile. Il terrapieno, raggiungibile da una piccola scala sulla sinistra, è circondato da archi e locali con volta a botte o crociera, usati un tempo come piccoli magazzini o prigioni. Sulla destra un tunnel, oggi chiuso, porta a un camminamento che arriva fino alla spiaggia delle Ghiaie.
Delle quattro garitte che scandivano gli angoli del Forte sono rimaste solo due: quella a nord-est con ben conservata la croce dei Lorena, e quella a sud-ovest, ricostruita nel dopoguerra. Il fabbricato centrale del forte fu costruito per la Marina Militare negli anni quaranta del novecento.
Infoelba consiglia: Giunti sul Forte Falcone, guardate da ogni finestra, garitta e feritoia. Scoprirete scorci unici e bellissimi che, incorniciati dal sasso vivo o dall'intonaco rosa, vi daranno l'inquadratura perfetta per cartoline senza eguali.
Forte Falcone ospita diverse mostre che hanno assunto carattere di permanenza.
Al piano terra è possibile visitare le gallerie dell’ex Comando Dicat della Seconda guerra mondiale. In questi locali, che mantengono ancora intatta la loro struttura originaria, sono esposti reperti della Marina Militare, una collezione di oggetti di guerra, divise e macchinari che rievocano l’utilizzo della struttura militare avvenuto negli anni ’40 del secolo scorso.
Al piano superiore si trova la mostra Cosmopoli - Portoferraio medicea che racconta la storia della città medicea attraverso dipinti, documenti e cartine, a partire dalla fondazione nel 1549 fino ad arrivare agli inizi del 1700. Il tema è quello descrittivo della nascita della Portoferraio medicea, mostrando all’interno di dipinti e incisioni la planimetria originaria del complesso di fortificazioni voluto in prima istanza da Cosimo dei Medici. In questa sezione è possibile ammirare alcuni dipinti di Giuseppe Maria Terreni che mostrano l’evoluzione urbanistica della città.
Sempre al piano terra, una saletta è stata dedicata all’esposizione di alcune fedeli riproduzioni delle divise di epoca Napoleonica.
Dal 2017 è presente anche la sezione ceramica del Museo di Arte Moderna Italo Bolano realizzata con una quarantina di ceramiche storiche donate dall’artista.
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