Nell'ottobre del 2014 è terminato il restauro del Forte Inglese inaugurato a febbraio 2015 nel pieno della rievocazione storica della partenza di Napoleone dall'Isola d'Elba, un'occasione perfetta visto che la riedificazione del Forte Inglese è stata l'ultima opera bellica compiuta dall'Imperatore.
Il Forte è un'opera architettonica parte integrante di un sistema difensivo complesso facente capo alla città di Portoferraio, composto dal Forte Inglese insieme ad altre importanti fortificazioni, ridotta di S. Cluod e San Rocco.
A seguito del restauro sono stati riportati alla luce i particolari di questo fortilizio costruito per resistere agli attacchi dei nemici: un fossato con un ponte levatoio all'ingresso, mura possenti, un tetto a prova di bomba, un impianto di aerazione interna dei locali per eliminare i fumi delle volate dei fucili e fuciliere ovunque, per poter rispondere agevolmente al fuoco nemico.
Durante la ristrutturazione sono stati scoperti i sotterranei (ancora non visitabili) costituiti da corridoi che si estendevano probabilmente fino alla parte alta della collina e due grandi cisterne per il recupero dell'acqua piovana che servivano per l’approvvigionamento idrico di almeno 150 soldati e che sono attualmente funzionanti.
Sul retro del fabbricato sono posizionati dei cannoni finti in pietra locale (provenienti dalla cave di Portoferraio) che servivano per impaurire i nemici che arrivavano dalla parte della collina e numerosi passaggi interni per trasferire agevolmente le munizioni dalla polveriera al piano terra fino a i piani superiori.
Ma sono stati rinvenuti anche dei pavimenti bellissimi contraddistinti da uno stupendo basolato all'ingresso e soprattutto un locale in cui sono venuti alla luce dei frammenti di affreschi. Gli affreschi probabilmente raffiguravano delle città e su una parete laterale sembra sia dipinta la Torre della Linguella e la rada di Portoferraio. A seguito del restauro sono state ridisegnate le sinopie che erano le bozze preparatorie dei disegni.
Nelle celle del Forte sono stati scoperti i graffiti dei prigionieri ed i numeri delle celle dipinti sull'intonaco sopra gli ingressi. L'unica porta rimasta è stata restaurata e riposizionata all'ingresso di una cella al primo piano.
Ma il restauro oltre alla conservazione del monumento ha permesso al Forte Inglese di divenire nuovamente uno spazio accessibile alla cittadinanza. Più di seicento m² di spazi tra piano terra e primo piano sono stati finalmente resi fruibili con la necessaria impiantistica di supporto (audio, video, impianto di allarme e antintrusione, antincendio, illuminazione interna ed esterna ecc..) ed idraulica.
Oltre al locale degli affreschi, il Forte Inglese presenta quindi bagni e locali di servizio, una sala-bar, sale espositive per ospitare convegni e mostre e la possibilità di effettuare spettacoli all’aperto sia nel rivellino che nel cortile interno.
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