Dove | Marciana - Via del Pretorio, 66 |
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Come arrivare | giunti al parcheggio della Fortezza Pisana scendere le scale vicino alla Fortezza e proseguire in discesa sulla sinistra. Dopo una piccola chiesetta sconsacrata, sulla sinistra si trova il Museo Civico Archeologico. |
Orari | dal 1 giugno al 29 ottobre lun, mer, ven, sab 10:00 - 13:00 / 15:30 - 17:30 gio, dom 10:00 - 13:00 martedì chiuso |
Prezzi | intero € 3,00 / € 5,00 cumulativo 3 musei Marciana / gratuito fino a 14 anni |
Contatti | tel. +39 377 3908001 |
Posto in un edificio che conserva sapientemente il suo carattere abitativo, il museo, prima istituzione museale archeologica dell'Elba, fu aperto nel 1968 per ospitare i reperti portati alla luce dalle campagne di scavo che si stavano svolgendo proprio in quegli anni in tutta l'Isola d'Elba. Questi reperti sono tra i materiali più antichi provenienti da insediamenti elbani, databili alle prime fasi di occupazione dell’isola nel Paleolitico.
Il Museo Archeologico è organizzato seguendo cronologicamente la storia degli insediamenti dall'età antica a quella moderna, nella parte occidentale dell'Elba e dei commerci marittimi.
La collezione consta di molti reperti provenienti soprattutto dal marcianese.
La I sala è dedicata ai reperti di industrie litiche dell'età della Pietra. Questa sezione testimonia la presenza di una serie di villaggi ubicati sul Monte Capanne. L'età etrusca arcaica è presente con i rinvenimenti di una serie di tombe ad inumazione del Monte Capanne che hanno restituito vasellame in bucchero, ceramica etrusco-corinzia e corinzia, coppe ioniche, fibule.
La II sala è dedicata ai reperti etruschi recuperati dagli scavi della fortezza di altura di Monte Castello di Procchio.
La III sala è dedicata al granito del Monte Capanne e alle cave sfruttate dall'epoca romana fino al Medioevo.
La IV sala è dedicata a due relitti rinvenuti nella baia di Procchio. I reperti del più antico, una nave oneraria romana della seconda metà del II sec.d.C., conosciuta come Procchio A, sono anfore galliche, ispaniche e africane contenenti vino, salsa di pesce, fichi e olio, ma anche pani di zolfo e vasellame da mensa in vetro decorato in oro. Inoltre, è stata rinvenuta una statuetta d'avorio rivestita in origine di lamina d'oro (circa 180 d.C.) raffigurante un giovane Dioniso, il dio del vino, e Pan, il dio dall'aspetto satiresco con corna e zampe da caprone.
I ritrovamenti del secondo relitto (Procchio B), un mercantile francese del XVIII, sono perlopiù attrezzature e oggetti di bordo: ceramiche invetriate, ingobbiate e maioliche, oltre ad una serie di forbici di varie misure.
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