Comunicare i dettagli dell’avvistamento | Capitaneria di Porto tel. 1530 ISPRA focamonaca@isprambiente.it / Facebook Foca monaca ISPRA |
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Scheda riconoscimento | Scheda di riconoscimento della foca monaca del Mediterraneo - ita / ing |
La foca monaca è una specie protetta nel Mediterraneo. È il più raro mammifero in Europa ed è considerata uno dei 6 mammiferi a maggiore pericolo di estinzione al mondo.
A causa della caccia intensiva per la carne, il grasso e la pelliccia, questa specie si è progressivamente ridotta in tutto il Mediterraneo poi, la competizione con i pescatori per le risorse ittiche e la crescente pressione antropica hanno accelerato ulteriormente il declino. Nel 1978, erano stati censiti circa 1.000 esemplari, ma attualmente la popolazione è scesa drasticamente a soli 150 animali.
Viene avvistata sporadicamente nell'Arcipelago Toscano. Gli ultimi avvistamenti documentati negli anni 2000 sono avvenuti al Giglio (2009), a Capraia e Pianosa (2020). In quest'ultimo caso il mammifero è stato osservato più volte sia nei pressi della costa che all'interno della Grotta della Foca, denominazione che testimonia una frequentazione passata.
A seguito di questi avvistamenti il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e ISPRA (Istituto superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) hanno attivato un monitoraggio della presenza della foca in alcune grotte delle isole toscane anche mediante il posizionamento di telecamere di monitoraggio. È stato così possibile registrare un eccezionale video di un esemplare che ha riposato sulla piccola spiaggia della Grotta della Foca a Capraia.
Sotto la supervisione scientifica dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione dell'Ambiente), è stato quindi sviluppato un progetto con l’obiettivo di garantire la corretta protezione del sistema di grotte marine con particolare attenzione alla presenza della foca monaca, che sfrutta questi habitat per dare alla luce e nutrire i suoi piccoli e di monitorare gli avvistamenti.
La foca monaca è una specie protetta dalla legge italiana che ne vieta l’uccisione, la cattura, ma anche il semplice disturbo. In caso di avvistamento di un esemplare di questa specie, è importante mantenere la calma e usare sempre il buon senso, in modo da adottare un comportamento rispettoso: è importante ridurre immediatamente ogni potenziale disturbo generato dalla vicinanza umana e allertare subito la Capitaneria di Porto (tel. 1530), segnalando l’evento e continuando a osservare l’esemplare, annotandone il comportamento e i dettagli fisici (ad es. colorazione della pelliccia, dimensioni, forma del corpo).
Le foche utilizzano le grotte marine per riposare, per mutare il pelo, per partorire e per allattare il proprio cucciolo e usano l’ambiente marino per cacciare, riprodursi e riposare.
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