Area protetta e fruizione | A terra è tutelata la maggior parte del territorio, suddiviso in diversi livelli di protezione. Sono tutelati come zona A gli isolotti: La Peraiola, Le Formiche, Lo Scoglione, lo Scoglio del Gatto, e lo Scoglio della Manza. Nel 2017 è stata introdotta una nuova zonazione a mare che ha modificato le aree in cui sono consentite la pesca sia professionale che sportiva e le modalità di rilascio delle autorizzazioni. Dal 2020, dopo frequenti avvistamenti di un esemplare di Foca monaca (specie protetta e classificata come specie in pericolo di estinzione), nel tratto di mare tra Punta delle Cote a nord e la baia a sud di Punta delle Cote (costa ovest), è vietato l’accesso, la navigazione e la sosta. Le regole della zonazione a mare dell'Isola di Capraia › |
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Come visitare Capraia | Per arrivare a Capraia non c'è bisogno di permessi particolari. L'isola infatti è raggiungibile tutto l'anno dal porto di Livorno. Nel periodo estivo numerose compagnie di navigazione effettuano partenze da San Vincenzo e dall'Isola d'Elba (Portoferraio e Marciana Marina) e il Parco organizza escursioni settimanali. Visitare Capraia » |
L'Isola di Capraia è situata nel Canale di Corsica e per estensione è la terza isola dell'Arcipelago Toscano, con una superficie di circa 19 kmq. L'Isola, Comune autonomo in Provincia di Livorno con una popolazione di circa 300 abitanti, viene considerata la realtà insulare più marittima trovandosi a una distanza di 54 km dalla costa continentale, più vicina alla costa della Corsica che a quella toscana e per questo motivo considerata la più “selvaggia” tra le isole dell'arcipelago.
Sull'isola sono presenti due centri abitati: il nucleo del porto e il paese, borgo più antico a ridosso del forte di San Giorgio.
L'isola offre numerosi siti di interesse storico raggiungibili grazie a sentieri e mulattiere: Ex Colonia Penale, Torre del Porto, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa dell'Assunta, Chiesa di San Nicola, Chiesa e convento di San Antonio, Forte San Giorgio e numerose spiagge, calette e grotte.
Capraia è considerata un piccolo paradiso geologico, in quanto unica isola vulcanica dell'arcipelago frutto di una doppia eruzione: una antichissima risalente a circa 10 milioni di anni fa che fu quella che dette forma all'isola e la seconda a circa 1 milione di anni fa, sul quale sono stati effettuati numerosi studi.
Coste scoscese a picco sul mare, suggestive rocce portate a nudo dall'erosione del vento e del mare, documentano il susseguirsi delle eruzioni e delle stratificazioni laviche. Tutto ciò è ben visibile nella famosa Cala Rossa, sicuramente una delle cale più particolari dell'arcipelago, dove le pareti rocciose a forma di tronco di cono presentano dei colori che variano dal rosso al nero.
L'area centrale di Capraia è la più montuosa dell'isola e il rilievo maggiore è Monte Castello alto 445 metri slm. Questa zona è contrassegnata da macchia mediterranea arbustiva ricca di erica, corbezzolo, lentisco e mirto; nella zona è presente anche un piccolo bacino di raccolta d'acqua, lo Stagnone. La vegetazione presenta alcune specie endemiche rarissime, tra cui alcune specie presenti nell'isolotto della Peraiola (o isola dei gabbiani): la linaria capraria, la borragine nana e la centaurea di Capraia.
Per quel che riguarda la fauna, significativa è la presenza dell'avifauna con alcune specie legate a flussi migratori e altre stanziali.
Tra le specie marine è possibile imbattersi ne i marangoni dal ciuffo, le berte e il raro gabbiano corso adottato, in volo su un’onda increspata, come simbolo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Tra le specie terrestri invece si segnalano il piccolo venturone corso, il gheppio, il falco pellegrino e il corvo imperiale.
I fondali capraiesi sono spesso meta degli appassionati di snorkeling e diving, dove tra le ricche praterie di poseidonia è possibile osservare cernie, dentici e orate.
infoelba consiglia: Attorno a Capraia sono frequenti avvistamenti di mammiferi marini come delfini, balenottere, capodogli. L'isola fa infatti parte del “Santuario internazionale dei Mammiferi marini Pelagos”, l'area marina protetta più grande d'Europa compresa tra il territorio francese, monegasco e italiano. Dopo decenni di assenza è stata anche accertata la presenza della foca monaca.
Percorso culturale alla scoperta delle antiche tradizioni agricole dell'isola con la possibilità di visitare gli antichi palmenti: vasche scavate nella roccia destinate alla produzione del vino, nelle quali si pigiavano i grappoli per ricavarne il succo, utilizzate probabilmente a partire dal XVI secolo. Ai quattro palmenti già visitabili, Forte San Giorgio, San Leonardo, Segalaio e Tigghielle, se ne sono aggiunti, in virtù di scavi recenti, altri situati in località Il Piano, la cui fruibilità è stata potenziata attraverso la predisposizione di un sentiero dedicato corredato di pannelli esplicativi.
Il Miglio Blu di Capraia è un corridoio riservato alla balneazione in sicurezza, destinato all'attività di nuoto libero in mare aperto, swimtrekking e snorkeling. Nel percorso vige il divieto di navigazione, di ancoraggio e di ormeggio.
È stato realizzato mediante la collocazione di ventidue boe (alcune delle quali dotate di segnalazione luminosa notturna) lungo una linea che si sviluppa davanti all’abitato di Capraia, tra la zona estrema a sud del porto, poco prima della Grotta sotto la Torre (accessibile a tutti da terra), e la Torretta al Bagno, anch'essa accessibile da terra, con un tragitto lungo circa 1100 m e largo circa 20-25 m.
Il percorso in andata e ritorno consente di nuotare praticamente per un miglio nautico nelle acque smeraldine di Capraia.
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