L'uso di battere il polpo con uno scalmo per intenerirne le carni è da considerarsi più un rito propiziatorio di origini antichissime che una vera necessità. A causa delle sue sembianze il polpo è stato sempre considerato il simbolo del mostro marino per eccellenza e quindi, battendolo con un legno, si simulava la lotta contro questa misteriosa forza della natura.
Difficoltà: facile
Costo: basso
Dosi per n. 6 persone
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 25 minuti e 20 minuti di riposo
Abbinamento vini elbani: Elba Vermentino D.O.C.
1 polpo di circa 1 kg, 3 litri di acqua, sale, peperoncino.
Salare l'acqua (tre volte la dose usata per la pasta), insaporirla con il peperoncino e portarla a ebollizione.
Tuffare il polpo per tre volte con l'aiuto di un forchettone per fare arricciare le granfie e infine immergerlo nell'acqua, facendolo cuocere per circa mezz'ora (a seconda del peso).
Spento il fuoco è necessario farlo riposare nella propria acqua di cottura per circa venti minuti ancora.
Volendo si può tagliare a pezzetti e condire con olio, limone, sale, prezzemolo e aglio.
Curiosità: A Portoferraio per tradizione il polpo si serviva alla forchetta, ossia si infilzavano le granfie con una forchetta e si mangiava senza aggiungervi nessun altro condimento.
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