Il Giglio di mare (Pancratium maritimum) è una pianta che cresce spontaneamente lungo i litorali sabbiosi. Si tratta di una specie erbacea perenne e bulbosa, che può raggiungere un’altezza di circa 50 cm, svernante sotto forma di un grosso bulbo leggermente oblungo del diametro di 5-6 cm. Le foglie, lunghe tra i 30 e i 50 cm, sono nastriformi e di un caratteristico verde glauco.
La fioritura, che avviene in piena estate, è particolarmente suggestiva: i grandi fiori bianchi, a forma di imbuto e delicatamente profumati, si riuniscono in ombrelle all’estremità dello scapo, quando gran parte delle foglie sono ormai seccate. I frutti sono delle grosse capsule che aprendosi lasciano cadere numerosi semi di color nero-pece, simili a pezzetti di carbone. Questi semi, grazie a un leggero strato spugnoso, sono in grado di galleggiare sull’acqua o di essere trasportati dal vento.
Per la bellezza dei suoi fiori, il giglio marino è una delle specie più rappresentative degli ecosistemi dunali, come quello di Lacona. Qui, questa pianta contribuisce alla bellezza e alla biodiversità dell’ultimo sistema dunale dell’Arcipelago Toscano, riqualificato e protetto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Oltre che all’Elba, il Pancratium maritimum è presente a Capraia, Pianosa e sull’isola del Giglio.
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