Dove | Capoliveri - Loc. Calamita |
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Come arrivare | Da Capoliveri seguire le indicazioni per le Miniere di Capoliveri fino ad arrivare al Museo della Vecchia Officina. |
Visite guidate | Prenotazione obbligatoria. Livello 1 percorso sotterraneo classico (adatto a tutti): visita alla galleria più antica a 6 metri sopra il livello del mare. Livello 2 percorso sotterraneo più profondo (a partire da 12 anni): discesa nel sottosuolo fino a -24 metri sotto il livello del mare. Safari in Miniera organizza escursioni a bordo di un mezzo militare 4x4. |
Prezzi | Intero € 18/24, ridotto € 12/18 (percorso 1 o 2, museo incluso). Sconti con convenzioni. |
Contatti | Miniere Calamita Tel. +39 0565 935492 - +39 393 9059583 - +39 393 8720018 info@minieredicalamita.it |
Ginevro è stata la galleria di magnetite più grande e produttiva d’Europa, fiore all’occhiello della produzione siderurgica italiana.
Gli scavi esterni sono alquanto limitati, perché a differenza di Calamita e delle altre miniere dell’Elba, è l'unica in cui è stata intrapresa un'escavazione interna attraverso sondaggi e gallerie che partendo da +6 metri si sono sviluppate su diversi livelli fino a raggiungere i 54 metri sotto il livello del mare.
In funzione dal 1971 al 1981 è stata una delle miniere più moderne d'Europa, costruita con criteri molto innovativi per l'epoca. Qui si coltivava soprattutto la magnetite, il miglior minerale di ferro. Al momento dell'interruzione dell'attività estrattiva era stato sfruttato solo 1/3 del giacimento di ferro, disponibile fino a 250 metri sotto il livello del mare e vi si potevano trovare anche altri tipi di minerali: Ilvaite, Granato,Tormalina, Epitodo.
Curiosità: La quantità di minerale ancora presente in questa zona è enorme, tanto che la miniera del Ginevro è considerata una riserva strategica di ferro dallo Stato italiano, tenuta in stand by in modo da poterla riattivare in caso di emergenza o necessità.
Attualmente è possibile effettuare diverse escursioni e visite guidate fino a -24 metri sotto il livello del mare. Qui con un caschetto si entra in questo grande tunnel illuminato da poche luci mentre la guida spiega la storia e il metodo di escavazione utilizzato nella miniera.
Quando la cava era ancora attiva la galleria aveva due aperture: una a nord e una a sud; uno dei due scavi è in seguito crollato, mentre l'altro si affaccia su uno strapiombo sul terzo livello della miniera (a -54 m sotto il livello del mare). Questi fori per la frantumazione e raccolta dei minerali venivano realizzati con diverse cariche esplosive posizionate a raggiera a 1 m di distanza che venivano fatte saltare in aria con un'esplosione controllata e programmata. In questo modo il materiale esploso cadeva verso il basso nei carrelli posizionati al piano inferiore e veniva trasferito verso l'ascensore che lo riportava in superficie. Dai carrelli il minerale veniva poi caricato su un nastro trasportatore per essere trasferito all'opificio della miniera, dove veniva lasciato cadere a cascata nelle varie laverie, arrivando al termine della lavorazione all'ultimo edificio dove veniva caricato sui camion via terra o in alternativa sulle navi via mare.
Curiosità: Nelle grotte all'interno della miniera stanno crescendo a una velocità impressionante delle stalattiti colorate. Continuando a crescere a queste velocità tra qualche anno quelle grotte potrebbero diventare molto interessanti in quanto hanno al momento colorazioni uniche.
È possibile visitare le miniera del Ginevro insieme alle guide della miniera, partendo dal Museo della Vecchia Officina. Scopri il nostro viaggio nelle miniere di Capoliveri!
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