Nei primi mesi del 1548 Cosimo I de' Medici ottenne da Carlo V l'incarico di difendere l'Elba (e quindi i traffici commerciali del Tirreno) e di rifondare la città di Ferraja. Nel maggio dello stesso anno, l'architetto Bellucci, affiancato successivamente dal Camerini, iniziò a fortificare la città di Cosimo, da lui denominata Cosmopoli, città del kosmos: "culla della civiltà e della cultura, esempio di equilibrio e razionalità".
La baia di Portoferraio che già nella sua conformazione naturale, con due promontori rocciosi a picco sul mare e una lingua di terra che chiude a chiocciola il porto, risultava estremamente adatta alla difesa, si trasformò in una fortezza inespugnabile e base navale sicura: nelle parti più alte del promontorio Portoferraiese vennero subito eretti Forte Stella e Forte Falcone, e nella lingua di terra che cingeva la darsena, il Forte della Linguella, tutti collegati da una cinta muraria bastionata.
Successivamente, tutta la cittadina di Cosmopoli si trovò ad essere attorniata da mura e bastioni che, sul fronte di terra, vennero sapientemente progettate dall'architetto Bernardo Buontalenti. Nel 1600 il fossato che separerà Portoferraio da tutto il resto dell'Isola, trasformerà la cittadina fortificata, a detta dell'ammiraglio Nelson, in un'isola totalmente inespugnabile.
Cosmopoli e la sua struttura difensiva fu messa subito alla prova nel 1555, quando il pirata Dragut, dopo aver espugnato Capoliveri, Rio, San Piero, Sant'Ilario e Pomonte, lasciò l'Isola alla volta della Corsica senza essere riuscito in alcun modo a conquistare Portoferraio.
Curiosità: A difesa del Mediterraneo, per contrastare ancor più la pirateria turca, Cosimo I istituì, sul modello dell'Ordine dei cavalieri di Malta, l'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e con esso fece costruire il convento di San Salvatore (oggi Caserma De Laugier), loro sede, e l'arsenale delle Galezze per la manutenzione della loro flotta.
Nel 1557 il trattato di Londra restaura il potere degli Appiani e a Cosimo rimane, come feudo all'interno del principato piombinese, solo la città da lui realizzata con un territorio di circa due miglia intorno alla penisola.
Con la fine della dinastia dei Medici, Cosmopoli, come tutto il Granducato, passò alla famiglia dei Lorena e, successivamente, in mano ai Francesi e, dopo più di due secoli, Portoferraio tornava ad essere parte dei progetti di uno dei più grandi strateghi della storia: Napoleone Bonaparte.
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