Oltre che per il mare cristallino, i colori della sua natura e la ricchezza dei suoi minerali, l'Isola d'Elba è nota in tutto il mondo per un grande nome: NAPOLEONE BONAPARTE.
Dopo la rovinosa battaglia di Lipsia e a seguito del trattato di Fontainbleau del 14 aprile 1814, Napoleone, fino a quel momento Imperatore dell'intera Europa, è costretto ad abdicare dal trono di Francia e accettare ben altro impero: l'Isola d'Elba.
Sì, perché, al contrario di quanti molti pensano, Napoleone non fu imprigionato all'Elba: egli scelse l'isola per il suo esilio e vi regnò portando più innovazioni di quante qualsiasi governo avesse mai fatto.
Per la prima volta dopo secoli, l'Isola d'Elba era unita sotto un'unica bandiera e per la prima volta, dopo una vita fatta di battaglie e spostamenti, Napoleone Bonaparte era obbligato a fermarsi e governare un territorio che lo avrebbe ricordato per sempre.
Questa sezione vuole rivivere brevemente i dieci mesi della permanenza di Napoleone all'Elba ripercorrendo i luoghi simbolo del suo esilio, quelli meno conosciuti della sua vita privata e alcune storie e aneddoti raccontati dalla voce di Sandro Foresi (S. Foresi, Napoleone pover'uomo, 1941).
Nel 2014 all'Isola d'Elba si è celebrato il Bicentenario dell'esilio di Napoleone Bonaparte sull'isola con numerosi eventi e rievocazioni storiche.
Il 2021 sarà un altro anno dedicato a Napoleone Bonaparte. L'apertura ufficiale degli eventi e delle iniziative in programma all'Elba si terrà il 5 maggio, nel giorno del Bicentenario della sua morte.
Condividi