Bike Land Elba Ovest - Masso alla Guata

Partenza / Arrivo: Sant'Ilario
Difficoltà tecnica: molto difficile
Distanza totale: 14520 m
Altitudine massima: 738 m
Altitudine minima 24 m
Dislivello totale 1056 m
Discesa totale -1238 m

La prima parte di questo tracciato è identica a quella azzurra -  Pieve di San Giovanni.

Il percorso nero parte dal paese di Sant’Ilario, sale fino alla fonte del “Castagnone” percorrendo la strada provinciale del Monte Perone; nelle vicinanze della fonte (dove si può fare rifornimento di acqua) si abbandona la strada asfaltata per entrare in un sentiero che arriva a Masso alla Guata.

Il sentiero è ombroso e fresco e finisce in una piccola radura nei pressi proprio di Masso alla Guata, da qui si può godere di un panorama strepitoso. Se le condizioni meteo lo permettono si possono vedere le isole Pianosa, Montecristo e Corsica.

Il sentiero in discesa è molto tecnico, a tratti ripido e scorre tra rocce di granito. È richiesta la massima attenzione perché eventuali cadute possono essere rovinose.

Finito il primo tratto si arriva sulla pista forestale che conduce ad un sentiero corto e divertente, il track è situato in una pineta. È “flow” ma con numerosi passaggi tecnici e alcuni salti, le pendenze sono moderate ma la presenza di pietre e radici lo rende insidioso.

Da qui il sentiero scende ancora tra castagni e pini fino ad aprirsi su una pietraia di circa 300 metri con passaggi difficili; nei pressi del campo sportivo di San Piero si sale per circa 15 minuti su un single track molto bello e non troppo duro che permette di raggiungere il Mulino del Moncione.

Da qui inizia la discesa che conduce nei pressi della frazione balneare di Cavoli. Quest’ultimo tratto è particolarmente impegnativo con tratti in terra e altri su enormi pietre di granito; il tracciato passa davanti alla “Grotta di Marco” (che è una costruzione in scaglie di granito utilizzata dai pastori dei primi anni del '900 per rifugio da intemperie) e la “Cava Antica” (dove si possono osservare numerose colonne scolpite in epoca romanica).

Si consiglia l'utilizzo di casco integrale e protezioni. La bici ideale è quella da enduro Full Suspended, con canotto telescopico.

Foto Alessandro Beneforti